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ll 31 marzo scade il termine per presentare all’INPS la domanda di certificazione del diritto all’APE sociale da parte di coloro che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2023. Chi può fare richiesta di pensione anticipata ed entro quali termini?

Le finestre previste dalla Legge di Bilancio

Con la Legge di Bilancio 2023, è stata prorogata e rifinanziata fino a dicembre 2023 l’APE sociale, ovvero la possibilità per i lavoratori in possesso di requisiti specifici, di anticipare la pensione senza aspettare il raggiungimento dei limiti di anzianità contributiva o anagrafici previsti dalla legge Fornero.

Entro il termine del 31 marzo 2023, che rappresenta la finestra ordinaria prevista dalla legge 232/2016, coloro che sono in possesso dei requisiti previsti, devono necessariamente presentare all’INPS la richiesta di certificazione del diritto alla pensione anticipata agevolata. La legge prevede una seconda finestra per la presentazione della domanda di accesso fissata entro il 15 luglio. Le domande tardive, da presentare e non oltre il 30 novembre 2023, saranno prese in considerazione solo nel caso vi sia la disponibilità di risorse economiche residuali.

Soltanto in seguito alla comunicazione di esito favorevole e, quindi, solo dopo l’accoglimento della richiesta da parte dell’INPS, è possibile inoltrare la domanda vera e propria.

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I beneficiari dell’APE sociale

Possono beneficiare dell’APE sociale coloro che abbiano almeno 63 anni di età e almeno 30 anni di contributi. I soggetti che possono accedere alla pensione anticipata agevolata sono:

  • coloro che si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro;
  • coloro che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
  • coloro che hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74% e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • i lavoratori dipendenti, al momento della decorrenza dell’indennità, in possesso di almeno 36 anni di anzianità contributiva 

L’APE sociale è corrisposta ogni mese per dodici mensilità, a partire dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. L’importo dell’APE sociale non può essere superiore a 1.500 euro. Il pagamento dell’indennità non è compatibile con altri trattamenti di sostegno al reddito, con l’indennizzo per cessazione di attività commerciale e con lo svolgimento di qualunque attività lavorativa che comporti un reddito superiore agli 8.000 euro lordi all’anno.

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