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Il sistema previdenziale italiano prevede diverse modalità di uscita dal mondo del lavoro. Come noto infatti, oltre alle modalità ordinarie è possibile collocarsi anche in modo alternativo, ovvero attraverso la pensione agevolata.

In particolare, si parla di pensione agevolata per tutte quelle categorie che secondo quanto previsto dalla legge, meritano una maggiore tutela rispetto al trattamento pensionistico, tenendo conto sia del lavoro svolto durante la carriera e di eventuali problemi di salute.

Nel tempo sono state riconosciute diverse agevolazione che consentono di anticipare di qualche mese, o anni, la data di pensionamento.

Pensione anticipata con Quota 41:

  • Pensione anticipata con 41 anni di contributi: Ad oggi, per l’accesso alla pensione anticipata non è richiesta un’età minima, ma è necessario possedere 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, uno in meno invece, è richiesto per le donne.

La legge ha riconosciuto altre categorie da tutelare che possono rientrare in Quota 41: lavoratori precoci e disoccupati da almeno 12 mesi, gli addetti alle mansioni usuranti e le persone con un’invalidità superiore al 74%.

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Pensione di vecchiaia per invalidi:

Pensione di vecchiaia agevolata per gli invalidi: Per gli invalidi esistono più forme di accesso alla pensione. Oltre alla Quota 41, il Decreto legislativo del 30/12/1992 prevede la possibilità per gli iscritti all’AGO, con invalidità non inferiore all’80% di anticipare l’accesso alla pensione a 55 anni, per le donne o a 60 anni per gli uomini.

Invece, per i lavoratori non vedenti esiste un’ulteriore agevolazione che anticipa la pensione a 50 anni per le donne, e 55 per gli uomini. In entrambi i casi è comunque richiesto il requisito contributivo di 20 anni per la pensione di vecchiaia.

Pensione agevolata per mansioni usuranti:

  • Pensione di vecchiaia agevolata per lavoratori usuranti, gravosi e notturni: Per il 2021 è stata confermata l’agevolazione per la pensione di vecchiaia alle persone che nella loro carriera si sono impegnati in lavori gravosi, notturni e usuranti.

L’agevolazione per questa categoria, consiste nel poter accedere alle pensioni di vecchiaia all’età di 66 anni e 7 mesi, con 30 anni di contributi.

Ape Social, chi ne ha diritto:

  • Anticipo pensionistico agevolato: Tra le misure di uscita anticipata la nota Ape Social, ovvero quella misura che permette di uscire in anticipo dal lavoro, percependo negli anni che la precedono dall’accesso alla pensione di vecchiaia, un indennità sostitutiva erogata grazie ad un finanziamento aperto con un istituto di credito.

A differenza dall’anticipo pensionistico volontario ( Ape), l’Ape Social può definirsi “ agevolato” in quanto, non si prevede alcuna penalizzazione per chi lo richiede, visto che sarà lo Stato a farsi carico della restituzione del prestito erogato.

Le categorie che possono partecipare all’Ape social sono le stesse che hanno diritto a Quota 41 ovvero, gli invalidi con almeno 74% di invalidità, i disoccupati da almeno 12 mesi e gli addetti ai lavori gravosi.

Inoltre, l’Ape Social prevede un’ulteriore agevolazione per le donne, soprattutto per le madri lavoratrici. Infatti, per ogni figlio è riconosciuto un anno di contributi utili, per un massimo di due anni ai fini del conteggio per l’Ape Social.

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