Segnata una nuova data per la proroga ai tagli delle accise. Ora la benzina costerà meno fino al 17 ottobre.
Qualche giorno fa i ministri della Transizione Ecologica e Dell’Economia hanno nuovamente firmato un decreto interministeriale che proroga per l’ennesima volta le misure per ridurre il prezzo dei carburanti. Se fino a qualche settimana fa tutto doveva finire il 5 ottobre, ora la data è stata spostata al 17 ottobre.
I fattori che compongono il prezzo della benzina
In questo contesto è bene sapere quali sono i prezzi che compongono il prezzo della benzina:
- l’Iva al 22%
- il prezzo al netto delle imposte, deciso da chi vende il combustibile e soggetto al valore della materia prima, dei profitti dei gestori delle pompe e del costo del trasporto logistico
- le accise.
L’Italia in Europa è il Paese con le accise più alte sul diesel, pari a 0,62 euro per ogni litro, mentre per la benzina, l’Italia è al secondo posto con 0,73 euro al litro.
La proroga del Governo, punta ad un taglio delle accise su benzina e diesel che viene finanziato in parte attraverso l’extra-gettito Iva. Questo significa, che i vari aumenti nei prezzi di questi mesi hanno portato a maggiori entrate nelle casse dello stato, ora reinvestite in questa misura.
Nuova proroga taglio delle accise sui carburanti: fino a quando
Nella giornata di approvazione del Dl Aiuti bis ( qui tutte le novità del Decreto), viene ulteriormente esteso il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione, previsto fino al 5 ottobre, fino al prossimo 17 ottobre.
Dopo il nuovo taglio, di seguito i valori delle accise su benzina, diesel e GPL:
- GPL: 0,18261 euro/kg (prima 0,26777).
- Benzina: 0,4784 euro/litro (prima 0,7284);
- Gasolio: 0,3674 euro/litro (prima 0,6174);
Di fatto, Il taglio delle accise ha portato a uno sconto sul prezzo della benzina e sul diesel di 25 centesimi di euro al litro, cifra che sale a 30,5 se si aggiunge anche l’Iva al 22%. Questo ha portato a tenere il prezzo sempre sotto i 2 euro al litro.