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Ormai è chiaro in Italia mancano lavoratori, ne mancano più di 500.000 tra operai specializzati dirigenti tecnici e operatori del turismo.

Secondo le stime di anpal Unioncamere nei primi mesi del 2023 dovrebbe esserci un boom di assunzione sono infatti 504.000 i lavoratori cercati di aziende e imprese. Questo si traduce in un aumento del 14% rispetto al 2019. Non tutti riescono a trovare il lavoro che cercano perché molti di questi posti sono stagionali e non danno la tanto ambita stabilità chiesta da molti giovani.

Le regioni che cercano di più

Le regioni dove ci sono più assunzioni sono in Lombardia 121.000, Veneto 51.000 Lazio 50.000. In particolare il maggior fermento si trova nei settori del turismo, quello agricolo e quello dell’industria.

L’incremento è previsto anche in visione previsione della stretta del reddito di cittadinanza voluta dal Governo Meloni.

Il settore alberghiero e ristorazione

Dopo il disastroso periodo covid che ha demolito questo settore è stato uno dei primi a riprendersi, con la conseguente necessità di nuova forza lavoro. Gli albergatori che ora scongiurano eventi che potrebbero interrompere di nuovo questo periodo positivo, parlano di un totale di circa 350 mila lavoratori con 35 mila nuova reclute. Si parla quindi, di un aumento del 10% sul 2022. Nel settore della ristorazione invece, sono previste 180 mila nuove assunzioni, di cui la maggioranza solo cuochi.

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Il turismo balneare

Come ogni anno è stimabile che il turismo balneare cominci verso Pasqua necessitando quindi come sostiene la Federazione Nazionale Balneari di circa 50 mila lavoratori in più rispetto al 2022. In particolare si cercano bagnini, cuochi, manutentori, camerieri e istruttori sportivi. Come stima la Federazione Italiana imprese balneari, anche in questo settore pare che con la stretta al reddito di cittadinanza, potrà essere più facile trovare lavoratori stagionali che spesso vengono assunti accettando anche le scarse condizioni di occupazione, questo pur di lavorare.

L’industria e i servizi

Per le industrie, invece, si parla di 180 mila nuove assunzioni. 174 mila solo a febbraio 2023. Per le costruzioni sono stati contati circa 51 mila posti di lavoro, 34 mila nel settore della meccatronica, 27 mila assunzioni nella meccanica e metallurgia. Si cercano poi 330 mila lavoratori nei settori dei servizi, di cui 64 mila nei servizi alle persone, 60 mila nel commercio. Nelle aree tecniche aree tecniche della progettazione, e 199 mila nella logistica.

Agricoltura

Per quanto possa essere un lavoro poco ambito, nel futuro si ci aspetta molto dall’agricoltura. Secondo il responsabile lavoro Coldiretti, Magrini ci sarà la possibilità la possibilità di accettare contratti stagionali fino a 45 giorni senza dover rinunciare al Reddito di Cittadinanza. Nel settore, sono previste 100 mila assunzioni nel corso dell’anno, in gran parte per la raccolta.

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