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Il Governo intende cambiare strada sul Bonus Cultura 18 App, apportando importanti modifiche rispetto ai requisiti di accesso.

Sono molte le conferme e le novità all’interno della manovra di bilancio, tra queste c’è anche la riformulazione del bonus cultura rivolto ai diciottenni.

La modifica prevede di fatto uno sdoppiamento dell’agevolazione che potrebbe arrivare fino a mille euro.

 Viene infatti, prevista in caso di merito, ovvero per chi va bene a scuola, ma anche per chi ha un Isee fino a 35 mila euro. Questo conferma un po’ la linea del nuovo Governo che vorrebbe assegnare le agevolazioni a chi è economicamente più fragile e in questo caso anche ai più meritevoli.

“Nuovo” Bonus cultura: come funziona

Come detto, il bonus per i diciottenni rimarrà anche se con qualche modifica rispetto alle regole e i criteri per accedere al bonus. ( Qui tutte le caratteristiche del bonus prima della modifica)

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Il contributo sarà sempre rivolto ai neo diciottenni, che dovranno però rispettare (almeno) una tra due tipologie di requisiti:  per merito scolastico o con requisito economico.

Di conseguenza, per chi vorrà accedere al bonus dovrà i possedere un Isee familiare fino a 35mila euro o una votazione pari a 100 conseguita all’esame di Maturità.

Il sistema di erogazione dell’importo tramite card o app digitale non cambia. Non solo, ma il  Governo starebbe lavorando anche sul possibile raddoppio del contributo. Se al momento il contributo di 18app vale 500 euro e viene erogato dal 2017 a tutti i maggiorenni senza alcuna distinzione, ora il totale accredito potrebbe raddoppiare arrivando a 1000 euro.

Questo caso specifico sarà valido solo per gli studenti che rientrano in entrambi i requisiti e quindi sia nella categoria del reddito sia in quella del merito scolastico.

Come spendere il nuovo bonus cultura

I settori culturali di applicazione e quindi dove sarà possibile spendere il bonus, oltre a quello dei libri, verranno definiti a gennaio con gli operatori economici interessati dalla misura.

Infatti, qualcosa potrebbe cambiare e tra le ipotesi al vaglio dell’Esecutivo anche possibili sanzioni per gli esercenti che si dovessero prestare a eventuali truffe organizzate con i fondi destinati al bonus. Tutti i dettagli arriveranno quindi a partire dal 2023.

Non tutti sono d’accordo con il rinnovo del bonus cultura

Le modifiche del Governo non piacciono tutti, in particolare all’opposizione, secondo la quale la proposta di legare il riconoscimento del contributo in misura maggiore ai diciottenni con voti alti è sbagliata alla radice.

Questo perché, di base, l’agevolazione ha l’obiettivo di rendere più fruibile l’accesso alla cultura e di conseguenza i poco meritevoli potrebbero averne maggiore bisogno, perché nato come strumento che aiuta i ragazzi che hanno bisogno di stimoli culturali.

Infine, tra le altre polemiche si fa strada anche quella di una possibile disuguaglianza a livello culturale chiedendo piuttosto di aumentare i fondi per questo tipo di agevolazioni, invece che limitarli.

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