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Fisco, flop del 730 precompilato: il 95% è da rifare

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Se l’Italia doveva prendere la strada verso una digitalizzazione, sembra aver imboccato quella sbagliata.

730 precompilato, di cosa si tratta

Dall’11 maggio 2023 il Modello 730 precompilato ( qui il calendario e le novità) può essere accettato, modificato ed inviato.  Al suo interno, sono inserite quasi tutte le detrazioni e le deduzioni a cui i contribuenti hanno diritto, ma non tutte quelle alle quali i diretti interessati possono accedere. Questo è il motivo per il quale risulta importante essere a conoscenza della modalità e delle tempistiche attraverso le quali il contribuente ha la possibilità di prendere visione del Modello 730 precompilato e di apportare le opportune modifiche. In ogni caso, la possibilità di accedere al precompilato permette, se accettato senza modifiche, di evitare i controlli dell’Agenzia delle Entrate, ma soprattutto schivare le lunghe file ai caf.

Accettare il 730 precompilato senza modificarlo i pro e i contro

Accettare il Modello 730 precompilato senza modificarlo, risulterebbe  essere la soluzione migliore, nel caso in cui, a seguito di attente verifiche, si constata che il Modello 730 precompilato risulta essere corretto, è possibile inviarlo accettando la dichiarazione.

Questa soluzione risulta infatti, essere quella più vantaggiosa per il contribuente. Di fatto, è un opzione che prevede l’esenzione dai controlli formali sulla dichiarazione dei redditi. Gli unici controlli che continuano a rimanere attivi sono quelli legati alle condizioni soggettive che possono dare diritto alla detrazione. Oltre che ai controlli certificati dai sostituti d’imposta, che non hanno provveduto ad effettuare delle trattenute.

In caso di invio di un Modello 730 precompilato senza modifiche non sono quindi previsti dei controlli, nel caso in cui i rimborsi dovessero risultare inferiori a 4.000 euro.

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Il flop del 730 precompilato

Nonostante la comodità della dichiarazione dei redditi precompilata, è emerso che circa il 95% delle dichiarazioni precompilate è da rifare.

Se il sistema doveva semplificare la vita dei cittadini, questa volta sembra non aver funzionato correttamente. Nel 2021 su oltre 23 milioni di 730 preparati dallʼAgenzia delle Entrate circa il 95% si è rivelato essere pieno di errori e di lacune.

Tantissimi gli errori riscontrati, anche sulle detrazioni principali come le spese sanitarie o gli interessi sui mutui.

Un problema che riguarderebbe anche altri tipi di dati come quelli maturati sugli immobili, le donazioni a enti benefici e i bonus che sono stati richiesti in ambito edilizio.

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