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Il Governo ha dato il via ad alcuni cambiamenti riguardo il congedo parentale sia per le mamme che per i papà ecco cosa cambia.

Sul fronte lavoro e vita privata, il Governo ha dato il via ad importanti novità. In particolare riguardo il congedo parentale, ovvero il periodo di astensione facoltativo dal lavoro concesso ai genitori per prendersi cura dei figli.

 Nuovo congedo parentale, come funziona

Il nuovo congedo parentale ideato dal Governo Draghi prevede diverse novità riguardo alle tempistiche di assenza dal lavoro durante i primi anni dei figli:

  • Alle madri spetta un periodo indennizzabile di 3 mesi, non trasferibili all’altro genitore, fino al 12esimo anno di vita del bambino (o in caso di adozione o affidamento), e non più fino al 6° anno
  • Anche ai padri spetta un periodo indennizzabile di 3 mesi, non trasferibili all’altro genitore, fino al 12º anno, e non più fino al 6° anno, di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento)
  • Non solo, ma entrambi i genitori hanno poi diritto, in alternativa tra loro, ad un ulteriore periodo indennizzabile della durata complessiva di 3 mesi, Questo significa che si parriva ad per un periodo massimo complessivo indennizzabile tra i genitori di 9 mesi, anziché i precedenti 6 mesi.

I limiti massimi individuali e di entrambi i genitori già previsti non cambiano rispetto a prima:

  • Le madri possono usufruire di massimo 6 mesi di congedo parentale per ogni figlio entro i primi 12 anni di vita o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento
  • I papà invece, può fruire di massimo 6 mesi, che possono arrivare a 7 mesi nel caso in cui si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi. Questo, sempre per ogni figlio entro i primi 12 anni di vita o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento

I requisiti per i nuovi congedi parentali

Le nuove possibilità per i congedi parentali sono destinate a lavoratrici e lavoratori dipendenti, anche ex IPSEMA. Ovviamente, lavoratrici e i lavoratori dipendenti devono avere un rapporto di lavoro in corso.

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Per le lavoratrici e i lavoratori agricoli con un contratto a tempo determinato, sono previste regole a parte. In particolare, tale categoria di lavoratori può fare richiesta di congedo parentale nel primo anno di vita del bambino, solo se ha prestato 51 giornate di lavoro in agricoltura nell’anno precedente l’evento.

Restano invece escluse alcune categorie: genitori disoccupati o sospesi, genitori lavoratori domestici e genitori lavoratori a domicilio.

Genitore solo, come funziona il congedo parentale

Al genitore solo, ovvero per i genitori nei confronti del quale sia stato disposto l’affidamento esclusivo del figlio, sono riconosciuti 11 mesi, e non più 10 mesi, continuativi o frazionati di congedo parentale, di cui 9 mesi, e non più 6, sono indennizzabili al 30% della retribuzione.

Congedo parentale frazionato

La legge per chi lo desidera, consente di frazionare ad ore il congedo parentale, rimandando alla singola contrattazione collettiva di settore il compito di stabilire le modalità di fruizione del congedo su base oraria e i criteri di calcolo della base oraria, nonchè l’equiparazione di un determinato monte ore a giornata lavorativa.

Congedo parentale, come e quando e come fare domanda

La domanda di congedo va inviata prima dell’inizio del periodo richiesto. Nel caso in cui, dovesse venire presentata dopo, saranno pagati solo i giorni di congedo successivi alla data di presentazione della domanda.

Per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti l’indennità è anticipata dal datore di lavoro. Al contrario verrà pagata direttamente dall’INPS a:

  • Lavoratrici e lavoratori stagionali a termine
  • Operaie e operai agricoli a tempo determinato
  • Lavoratrici e lavoratori iscritti alla Gestione Separata
  • lavoratrici e lavoratori dello spettacolo a tempo determinato
  • lavoratrici autonome.

In linea generale, il diritto all’indennità si prescrive entro un anno e decorre dal giorno successivo alla fine del periodo indennizzabile. Per evitare la perdita del diritto, è necessario che la lavoratrice o il lavoratore presentino all’INPS prima dello scadere dell’anno domanda scritta di data certa.

La domanda va fatta:

  • online sul sito INPS
  • tramite contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile
  • tramite enti di patronato e intermediari INPS.

L’INPS precisa che dal 13 agosto 2022 è già possibile fruire dei congedi nuovi, facendone richiesta al proprio datore di lavoro o al proprio committente, regolarizzando successivamente la propria posizione con domanda online all’INPS.

I lavoratori autonomi che fruiscono del congedo parentale possono astenersi dal lavoro, presentando successivamente domanda all’INPS.

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