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Per le famiglie italiane che hanno mutui a tasso variabile, si preannuncia l’ennesima stangata. La Banca centrale europea ha alzato nuovamente i tassi d’interesse di ulteriori 50 punti-base (0,5%) portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 3,50%, quello sui depositi al 3%, e quello sui prestiti marginali al 3,75%

La mossa attesa della Banca centrale Europa

Nel comunicato diffuso dalla BCE, dopo l’annuncio del nuovo rialzo dei tassi, “l’inflazione dovrebbe rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato. Il Consiglio direttivo è pronto a intervenire ove necessario per preservare la stabilità finanziaria e dei prezzi nell’area dell’euro”. L’obiettivo della Bce è quello di riportare l’inflazione alla soglia del 2% entro il 2025, quindi nel breve-medio periodo.

Dal momento che le decisioni della Banca centrale europea incidono sull’andamento dell’Euribor, ovvero l’indice di riferimento di chi ha un mutuo a tasso variabile e che rappresenta la componente per determinare l’importo della rata, questo nuova stretta della Bce andrà a gravare sui conti degli italiani che attualmente hanno un mutuo o che volessero stipularne uno.

Mutui casa, cosa cambia e come difendersi

La nuova stretta della BCE si tradurrà in un maxi-stangata sui mutui delle famiglie, con una media di +35 euro a rata per chi ha un mutuo a tasso variabile. Queste le stime fornite da Codacons sugli effetti della decisione della Bce. Il mercato dei mutui vale in Italia 426 miliardi di euro e l’ultimo rialzo tassi impatterà pesantemente sulle tasche degli italiani.

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Secondo Mutuionline “se a febbraio 2022 la rata del mutuo a 20 anni pesava per il 20% del reddito mensile, con l’ultimo aumento raggiungerà il 30% del reddito. Ancora più alto l’aumento della rata del mutuo a 30 anni, che passa dal 20 al 40% del reddito mensile”. Come possono difendersi gli italiani da una situazione preoccupante?

Chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile e si trova ora a fari i conti con una rata mensile maggiorata, e che rischia nei prossimi mesi di farsi ancora più pesante, può ricorrere allo strumento della surroga mutuo. Grazie a questa operazione infatti, è possibile passare dal tasso variabile a quello fisso e beneficiare di condizioni economiche più vantaggiose, senza sostenere alcun costo aggiuntivo. E’ anche possibile trasferire il mutuo dalla propria banca ad un altro istituto di credito. Se sussistono determinate condizioni è anche possibile optare per la rinegoziazione del mutuo con la propria banca.

Ricordiamo che il Governo Meloni, con la Legge di Bilancio 2023, ha confermato una serie di agevolazioni di cui potranno beneficiare coloro che hanno intenzione di acquistare la prima casa. Tra queste, il Bonus Prima Casa per gli under 36.

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