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350 euro arriva il nuovo aiuto come supporto alla formazione lavoro

formazione finanziata
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Al via dal 1 settembre il bonus erogato per la formazione e il lavoro.

L’ultimo decreto Lavoro 2023 ha modificato completamente il panorama delle politiche di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, introducendo così nuove misure per la formazione e l’accesso al mondo del lavoro.

Il documento che sostituisce il vecchio reddito di cittadinanza: l’Assegno di inclusione, introduce anche il supporto per la formazione e il lavoro, che prevede l’ingresso nel mondo occupazione con la partecipazione a progetti formativi, di qualificazione e di riqualificazione professionali. Scopriamo cosa prevede.

I beneficiarci del Supporto per la formazione e il lavoro

Di seguito l’elenco della platea che può accedere all’agevolazione secondo la normativa:

Il richiedente inoltre, non deve inoltre essere residente in strutture a totale carico pubblico.

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I requisiti del Supporto per la Formazione e il Lavoro

Sono necessari ulteriori requisiti di accesso alla misura sono tra l’altro gli stessi previsti Assegno di Inclusione:

Il richiedente, inoltre, non deve essere sottoposto a misure cautelari personali, misure di prevenzione, non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 del c.p.p. intervenute nei 10 anni precedente la richiesta.

Non può beneficiare del Supporto per la formazione e il lavoro chi è disoccupato in seguito a dimissioni volontarie consegnate nei 12 mesi precedenti, a eccezione di quelle per giusta causa e le risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro

Come richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha istituito insieme all’INPS il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), che permette le comunicazioni tra le piattaforme digitali dei soggetti accreditati e permette l’attivazione dei percorsi personalizzati per i beneficiari di ADI e SFL.

La piattaforma dedicata al Sostegno per la formazione e il lavoro, come già detto, il compito di agevolare la ricerca di un’occupazione e individuare le attività formative più utili alla collocazione e alla riqualificazione dei beneficiari.

L’interessato presenta la domanda telematica di SFL, che viene inviata ai servizi per il lavoro competenti. Nella stessa richiesta deve essere presente la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) e l’autorizzazione alla trasmissione dei dati ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione.

I cittadini tra i 18 e i 29 anni che non hanno adempito all’obbligo scolastico devono dimostrare l’iscrizione ai percorsi di istruzione degli adulti di I livello o funzionali all’adempimento dell’obbligo stesso.

Hanno diritto all’erogazione del Supporto, sia gli iscritti a corsi che quelli che si iscriveranno a partire dal 1° settembre, data in cui entrerà ufficialmente in vigore la misura e il resto del decreto lavoro 2023.

Ecco come funzione lo strumento di supporto alla formazione e quanto vale l’assegno mensile

Il beneficiario deve dimostrare con documenti nel Patto di servizio personalizzato di essersi rivolto ad almeno 3 agenzie per il lavoro o intermediari come misura di attivazione al lavoro o aver aderito ai percorsi formativi del Programma nazionale “GOL”.

La convocazione potrà avvenire attraverso diversi modi, definiti in accordo con il cittadino.

L’interessato dovrà poi aderire alle misure di formazione e di attivazione indicata nel Patto di servizio personalizzato e dare conferma ogni 90 giorni ai servizi competenti, pena la completa sospensione  del beneficio. È prevista la possibilità di cercare in autonomia all’interno del sistema dedicato le opportunità lavorative e formative. Per una durata massima di 12 mensilità ed esclusivamente per i periodi di partecipazione a programmi formativi e progetti utili alla collettività, il beneficiario riceve un importo mensile di 350 euro, erogato mediante bonifico da parte dell’INPS

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