Condividi queste informazioni su:

Arrivano le multe per chi comunica dati errati all’Agenzia delle Entrate.

L’annuncio dell’Agenzia delle Entrate punta sulle comunicazioni fatte al fisco in tema di dichiarazioni precompilate.

Obbligo di invio dei dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate

In questo contesto, viene ricordato che una serie di istituti ed aziende nel campo sanitario ha l’obbligo di inviare al Sistema tessera sanitaria e “i dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate nei confronti delle persone fisiche, per l’inserimento e l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.

In caso di dimenticanza, svista o imprecisione al momento dell’invio dati della propria tessera sanitaria, potrebbero esserci delle conseguenze. Infatti, ogni comunicazione sbagliata potrebbe essere sanzionata con 100 euro di multa.

Chi rischia la sanzione

In particolare, i liberi professionisti devono prestare molta attenzione alle comunicazioni ricevute dal Fisco, evitando così la sanzione per ogni documento che riporta dati errati. Nel dettaglio sono a rischio i seguenti soggetti:

Pubblicità

Pubblicità

  • Aziende ospedaliere;
  • Iscritti all’Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri. 
  • Aziende sanitarie locali;
  • Istituti di ricovero e cura di natura scientifica;
  • Policlinici universitari;
  • Farmacie private;
  • Presidi e strutture accreditati per l’erogazione dei servizi sanitari;
  • Farmacie pubbliche;
  • Servizi di specialistica ambulatoriale;
  • Strutture per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa.

Di conseguenza, questi soggetti hanno l’obbligo di inviare al Sistema la tessera sanitaria e i dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate nei confronti delle persone fisiche, mettendoli a disposizione  dell’Agenzia delle entrate che li utilizza per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.

Multa da 100 euro

Nel dettaglio, la sanzione di 100 euro verrà applicata per ogni singolo documento di spesa errato, omesso o tardivamente inviato.

Insomma, per la dichiarazione precompilata è stato deciso di adottare una linea estremamente dura.  Anche perché alla luce di dati mancanti o errati, la dichiarazione precompilata del contribuente potrebbe riportare conseguenze a svantaggio di un’eventuale rimborso.

Pubblicità

Pubblicità