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Tra le novità del maxi emendamento del Governo alla Legge di Bilancio, anche l’abolizione dell’IRAP per le persone fisiche.

Taglio IRAP 2022

L’abolizione dell’IRAP rientrante nella riforma fiscale, è scattata dal 1 gennaio 2022, coinvolgendo una platea di interessati tra cui, persone fisiche, esercenti di attività commerciali, arti e professioni.

Con il fondo da 1,2 miliardi stanziato per l’emendamento, si calcola che l’IRAP sarà cancellata per un totale di circa 840 milioni di lavoratori e ditte individuali.

I beneficiari del taglio IRAP

I beneficiari inseriti nel taglio, coinvolgono determinate categorie di lavoratori e di società tra cui:

  • Persone fisiche esercenti di attività commerciali;
  • Persone fisiche, società semplici ad esse equiparate ed esercenti di arti e professioni;
  • Infine, le società in nome collettivo e in accomandita semplice.

Secondo i calcoli, la misura esonera dal pagamento dell’Irap il 41,2% della platea totale degli interessati, ovvero 835 mila contribuenti.

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Il provvedimento però non toccherà le società di capitali, le amministrazioni pubbliche e gli studi professionali associati , gli enti del terzo settore e quelli commerciali in generale che resteranno soggetti passivi di IRAP.

Calcolo dei versamenti e decorrenza dell’abolizione

L’IRAP viene calcolata applicando l’aliquota relativa alla propria tipologia di attività al valore della produzione netta. Anche se esistono aliquote differenziate per vari settori, quella ordinaria è di 3,95. Inoltre, da ricordare che anche le Regioni possiedono un’autonomia impositiva che consente e di variare le singole aliquote fino a 0,92%.

Secondo la norma, le novità verranno applicate al periodo di imposta 2022. Di conseguenza, l’IRAP 2022 riferita all’anno di imposta 2021 va pagate secondo le vecchie regole, con acconto e saldo in giugno e novembre 2022. Le novità quindi, si applicheranno a partire dai versamenti relativi al periodo di imposta 2022.

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