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Novità in arrivo da giugno per ciò che concerne la riforma UE sui brevetti delle PMI. Ecco che cosa accadrà nel dettaglio.

Riforma UE brevetti PMI: che cosa è previsto

La normativa europea per ciò che riguarda i brevetti delle PMI è oggetto di riforma. Le novità in questione saranno in vigore a partire dal 1 giugno 2023. Sappiamo bene come per realizzare prodotti conformi agli standard dell’Unione Europea, le aziende abbiano la necessità di utilizzare brevetti chiamati “essenziali”. L’obiettivo dell’UE è quello di creare un quadro normativo dei diritti di proprietà intellettuale il più possibile efficace, efficiente e trasparente, che possa funzionare bene anche in un contesto economico in cui i beni immateriali sono sempre più importanti.

Le misure che verranno introdotte

Tra le misure che verranno introdotte con la riforma UE ci sarà un registro SEP (brevetto essenziale standard) con banca dati e controlli, nonché pareri di esperti sulla royalty aggregata SEP. Oltre a ciò, sono previste misure di sostegno alle PMI, l’istituzione di un Centro di Competenza presso l’Ufficio per l’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) e la determinazione FRAND attraverso una conciliazione sostitutiva di oneroso contenzioso.

Il nuovo regolamento si applicherà a tutte le leggi che verranno pubblicate successivamente alla sua entrata in vigore. La Commissione deciderà, inoltre, quali norme saranno escluse dalla fissazione aggregata delle royalty e dal processo di conciliazione FRAND, nel caso in cui la licenza non ponga difficoltà o problematiche per il funzionamento del mercato interno. Da rilevare, inoltre, come tutte le norme che saranno pubblicate prima dell’entrata in vigore del Regolamento non saranno soggette ad applicazione dello stesso. Ciò varrà a meno che non vi siano problematiche dovute ad inefficienze nel rilascio delle licenze ai SEP.

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Il Fondo PMI 2023, inoltre, metterà a disposizione nuovi servizi di voucher che riguarderanno i brevetti europei. Questi servizi permetteranno alle PMI di poter risparmiare fino a 1500 euro sui costi di registrazione dei brevetti. Non solo: previsto anche un risparmio di 225 euro sulla registrazione di nuove varietà vegetali per la domanda.

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