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Imprenditori e professionisti sono chiamati ad una sfida importante: resistere e sfruttare tutte le opportunità che il mercato e la normativa offrono, tra cui la possibilità di creare reti d’impresa. I contratti d’impresa rappresentano uno strumento innovativo che si pone l’obiettivo di rafforzare la competitività dell’attività imprenditoriale mediante la collaborazione e la cooperazione tra imprese.

In un mercato globale sempre più competitivo, il successo aziendale è legato, oggi più che mai, alla capacità di intraprendere e gestire strategie e alleanze collaborative. Le reti d’impresa rappresentano un modello di business efficace in questo senso, che mira a stimolare le imprese (principalmente le PMI e quelle meno strutturate) a svolgere una o più attività commerciali in maniera congiunta,  impegnandosi reciprocamente ad attuare un programma comune attraverso lo scambio di informazioni e/o prestazioni.

Reti d’impresa: quali vantaggi?

Una rete d’impresa può essere definita come un sistema di imprese, giuridicamente autonome ma legate da rapporti fiduciari o contratti. Le reti d’impresa possono produrre importanti benefici in termini di produttività e competitività attraverso lo sviluppo delle potenzialità innovative, la condivisione del know how, la razionalizzazione dei costi di gestione, l’accesso agevolato al credito e una maggiore visibilità sui mercati.

Le reti aziendali strategiche tra imprese interconnesse sono una componente vitale della strategia aziendale, in particolare per le PMI, ancor di più in un contesto complesso ed incerto come quello attuale. Organizzandosi in reti di imprese, le PMI possono ottenere i vantaggi delle grandi imprese senza scambiare partecipazioni o impegnarsi in consorzi, fusioni e/o incorporazioni. In questo modo, le imprese evitano di perdere i loro attributi classici di flessibilità e autonomia.

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La normativa disciplina due diversi tipi di rete d’impresa: un modello contrattuale “puro”, cosiddetto Rete-Contratto e la Rete-Soggetto, che prevede la creazione di un nuovo soggetto giuridico per cui la rete diventa un nuovo soggetto di diritto distinto dalle imprese che vi fanno parte.

Come stipulare il contratto e costituire la rete

Per la forma del contratto la norma stabilisce che è possibile scegliere tra:

  • Redazione di atto pubblico: richiede l’intervento di un notaio che redige l’atto (come per gli atti costitutivi delle società di capitali).
  • Scrittura privata autenticata: richiede la presenza di un notaio ma solo per l’autenticazione delle firme di tutti gli imprenditori partecipanti.
  • Atto sottoscritto con firma elettronica a norma degli articoli 24 o 25 del Codice dell’Amministrazione Digitale da ciascun imprenditore o legale rappresentante delle imprese aderenti e trasmesso al Registro delle Imprese attraverso il modello standard tipizzato ai sensi del d.m. n. 122 del 10 Aprile 2014.

La normativa indica in modo dettagliato anche quale deve essere il contenuto del contratto, individuando gli elementi necessari e quelli facoltativi dell’atto. I contenuti obbligatori, che costituiscono gli elementi essenziali del contratto sono le generalità dei contraenti (nome, ditta, ragione o denominazione sociale), gli obiettivi strategici (accrescimento della capacità innovativa e della competitività), il programma di rete, con l’indicazione dei diritti e degli obblighi assunti da ciascun partecipante, la durata del contratto, le modalità di adesione di altri imprenditori, le regole per l’assunzione delle decisioni dei partecipanti e le modalità di realizzazione dello scopo comune.

Per ulteriori dettagli e per conoscere la normativa di riferimento, è possibile consultare il portale dedicato.

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