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Potenziata la tassazione agevolata per i premi di produttività ai dipendenti: come funziona nel dettaglio.

Premi di produttività: cosa sono

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto i premi produttività con tassazione agevolata: in tal modo, si incentivano le aziende a riconoscere questa tipologia di compenso ai lavoratori dipendenti. Il Governo ha previsto una spesa che ammonta a 222,3 milioni di euro per il 2023 e di 6,9 milioni di euro per il 2024. I premi produttività sono dei compensi aggiuntivi alla retribuzione per i lavoratori del settore privato: ci sarà una riduzione dal 10% al 5% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle somme che verranno erogate sotto forma di premi di produttività, ma anche di partecipazione agli utili di impresa o premi di risultato. Il limite massimo è fissato a 3.000 euro lordi all’anno, con un tetto che potrebbe salire a 4.000 euro lordi all’anno se l’azienda in questione coinvolge i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

Esempio classico del lavoratore coinvolto nell’organizzazione del lavoro in azienda è quello del cosiddetto “gruppo di progetto”. Si tratta di gruppi di lavoratori che operano per migliorare le singole aree produttive, prodotti e servizi, per poter migliorare le prestazioni aziendali, nonché quelle della qualità della vita e del lavoro.

Tassazione agevolata dei premi di produzione: che cosa significa

I premi di produttività sopracitati sono soggetti ad una tassazione agevolata. Questo significa che sono soggetti ad un’imposta sostitutiva IRPEF, nonché alle addizionali regionali e comunali. L’aliquota è del 10% da applicarsi per le somme fino al 31 dicembre 2022, mentre per tutto il 2023 saranno del 5%. I lavoratori, per poter godere della tassazione ridotta, dovranno avere un reddito di lavoro dipendente che non superi gli 80.000 euro, da riferirsi all’anno precedente a quello della percezione dei premi.

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I premi di produttività vengono chiamati anche con il termine di “premi di produzione“. Questi hanno un ammontare variabile, poiché l’erogazione risulta legata agli incrementi della produttività, della qualità, efficienza, redditività ed innovazione. Per ciò che concerne l’ammontare esatto, questo varia da azienda ad azienda nell’ambito di determinati criteri per il calcolo, che sono stabiliti dalla Legge di Bilancio 2016.

Secondo un report del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al gennaio del 2023 i lavoratori che hanno beneficiato di premi di produttività sono stati 2.431.734. Il valore medio annuo dei premi di produzione ammonta a 1.489,73 euro. Cospicuo il divario tra il Nord e il Sud del Paese in questo frangente. Oltre il 75% dei contratti con premi di produzione riguardano il Nord Italia, il 17% il Centro Italia e soltanto l’8% il Sud del nostro Paese.

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