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Il Piano Net-Zero vuole rendere l’Europa indipendente dal punto di vista energetico: ecco come si articola la proposta UE

Piano Net-Zero: neutralità climatica entro il 2050

L’Unione Europea ha preparato un piano per incentivare la produzione di tecnologie per produrre energia green. Attraverso ciò, si punta alle zero emissioni di carbonio da raggiungere entro il 2050. Come obiettivo vi è anche l’azzeramento delle emissioni nette di gas d effetto serra, in virtù dell’ottenimento di una maggiore sostenibilità ambientale. Con tale piano, l’UE diventerebbe in grado di soddisfare almeno il 40% della domanda europea annuale di pannelli solari entro il 2030.

Il Piano Net-Zero prevede 36 articoli, da suddividersi in sei capitoli: definizione ed obiettivi, investimenti, accesso al mercato, accesso alla forza lavoro preparata, monitoraggio e governance. Uno degli strumenti usati sarà senza dubbio il Net Zero Industry Act. Attraverso di esso, verrà rinforzata la competitività nella produzione di tecnologia a zero emissioni nette all’interno dell’UE.

In che cosa consiste il piano UE

Il contributo UE riguarda le tecnologie che apporteranno un miglioramento significativo nell’ambito della diminuzione delle emissioni di carbonio. Vi rientrano molti tipi di energia, tra cui quella termica solare e fotovoltaica, eolica, pompe di calore, batterie e stoccaggio, ma anche energia geotermica. Ancora, fa riferimento ad elettrolizzatori e celle a combustibili, uso di biometano o di biogas, uso e stoccaggio del carbonio, fino ad arrivare alle tecnologie per combustibili alternativi sostenibili.

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Il piano Net-zero istituirà una task force dedicata alle imprese, attraverso cui verranno gestiti fondi e progetti meritevoli, con obiettivo di facilitare l’accesso ai finanziamenti. Ulteriori obiettivi saranno quelli di accelerare gli investimenti, facendo leva sui finanziamenti del settore pubblico e del settore privato, nonché fornire e coordinare il sostegno ai progetti di resilienza a zero emissioni. Ruolo chiave dell’Unione Europea sarà anche quello di gestire l’autonomia strategica, per permettere a tutti i cittadini di accedere ad energie pulite, sicure e che abbiano dei prezzi accessibili per tutti i consumatori.

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