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Partite Iva, tutti i bonus da richiedere nel 2023

Le ultime misure a sostegno di Partite Iva e autonomi valgono 15,4 miliardi, i punti principali
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Anche per il 2023 sono previsti alcuni bonus e agevolazioni dedicati alle partite iva.

La maggior parte delle agevolazioni per i liberi professionisti viene riconosciuta come Bonus partita Iva che sono suddivisi in due categorie.

Le misure a sostegno del reddito per le partite Iva: l’Iscro

Tra i bonus partita Iva destinati a sostenere il reddito dei lavoratori autonomi e i liberi professionisti c’è l’Iscro.

Si tratta di un’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa. E poi il reddito di cittadinanza.

L’Iscro, non è altro che una sorta di indennità di disoccupazione riservata ai lavoratori con partita Iva, istituita dalla Legge di Bilancio del 2021.

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Possono accedere alla Iscro  tutti i titolari di partita Iva ed i collaboratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, che abbiano registrato una perdita del fatturato pari al 50% rispetto alla media degli ultimi tre anni. Il fatturato però non deve superare gli 8.972,04 euro. Di seguito i requisiti per accedere a Iscro:

Di fatto, si stratta di erogazione straordinaria per sei mesi, che viene riconosciuta dal primo giorno del mese successivo rispetto alla data di presentazione della domanda. Un contributo mensile pari al 25% dell’ultimo reddito da lavoro autonomo dichiarato. L’Inps ha previsto, comunque vada, una soglia minima ed una massima: l’assegno non può essere inferiore a 254,75 euro e non può superare gli 815,20 euro al mese.

La domanda deve essere presentata direttamente all’Inps entro e non oltre il 31 ottobre 2023.

Le misure a sostegno del reddito per le partite Iva: il reddito di cittadinanza

Oltre alle persone fisiche anche i titolari di partita iva possono accedere al reddito di cittadinanza. Infatti, la misura costituisce di fatto un’integrazione al reddito famigliare e quindi può essere compatibile anche al lavoro svolto in maniera autonoma.

Chiaramente, è possibile richiederlo solo se ci si trova in un periodo economicamente difficile.  Per questo è necessario possedere alcuni requisiti:

Contributi a fondo perduto disponibili per i titolari di partita Iva

Per incentivare e sostenere l’attività dei titolari di partita Iva, il Governo ha inserito una serie di contributi a favore delle microimprese e delle piccole imprese.

L’obiettivo, quindi, è quello di sostenere la liquidità iniziale per avviare o migliorare l’attività.

Incentivo messo a disposizione da Invitalia e destinato alle micro e piccole imprese. L’agevolazione è indirizzata soprattutto ai giovani tra i 18 ed i 35 anni e alle donne, indipendentemente dalla loro età.

La misura prevede un mix tra finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto, che possono essere richiesti per investimenti fino a tre milioni di euro.

Anche questa iniziativa è stata promossa da Invitalia. L’agevolazione che mette al centro la cultura, ha lo scopo di incentivare la nascita e la crescita delle iniziative nel settore dell’industria culturale ricreativa e turistica. L’iniziativa, però, opera esclusivamente in alcune regioni: BasilicataCalabriaCampaniaPuglia e Sicilia.

Anche in questo caso è previsto un finanziamento agevolato ed un contributo a fondo perduto. Cultura Crea 2.0 prevede, inoltre, delle premialità aggiuntive per le imprese che sono costituite da donne e giovani e che presentino un alto rating di legalità.

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