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Per poter effettuare operazioni e scambi internazionali con uno o più Paesi dell’Unione Europea è necessario avere una Partita IVA comunitaria. Il numero identificativo, variabile da uno Stato all’altro, è preceduto dalla sigla del Paese in cui viene rilasciata. Coloro che intendano effettuare scambi commerciali, sia di vendita che di acquisto, devono quindi richiedere una Partita IVA riconosciuta a livello europeo. La procedura è molto semplice e veloce, grazie ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate.

Partita IVA comunitaria: l’iscrizione al VIES

Per poter operare non è necessario aprire una nuova Partita IVA. D’ infatti sufficiente iscriversi al sistema elettronico Vat Information Exchange System, VIES, una sorta di Registro delle imprese a livello comunitario. La richiesta di una partita IVA comunitaria può essere effettuata da tutti i soggetti che esercitano attività d’impresa, arte o professione nel territorio italiano oppure abbiano in Italia una stabile organizzazione. Quando l’iscrizione al VIES viene accettata, il soggetto può regolarmente effettuare intercomunitarie.

Il VIES è un sistema di scambio di informazioni tra i paesi membri dell’Unione europea istituito al fine di garantire una corretta fiscalità. La registrazione al VIES avviene tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate e può essere fatta personalmente o tramite un intermediario. Chi, per la prima volta, vuole aprire partita IVA nazionale e vuole ottenere l’autorizzazione ad effettuare operazioni transfrontaliere, deve preventivamente compilare il modulo di dichiarazione di inizio attività. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche è necessaria la compilazione del Quadro I del modulo AA7, mentre se si tratta di un lavoratore autonomo, di un libero professionista o di una ditta individuale, occorrerà compilare il Quadro I del modulo AA9.

Il modello Intrastat

In qualsiasi momento si può richiedere la cancellazione dal VIES con le stesse modalità previste per ottenerne l’autorizzazione. I soggetti iscritti al VIES devono presentare gli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie (cessioni di beni, prestazioni di servizi e acquisti effettuati), attraverso la presentazione del modello Intrastat. E possibile farlo sia personalmente che tramite intermediario.

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Il modello deve essere presentato all’Agenzia delle Dogane a cadenza mensile o trimestrale, in base all’ammontare delle transazioni. Se i valori superano le soglie indicate dalle tabelle comunitarie, si fa riferimento ai modelli Intrastat mensili la cui presentazione deve essere effettuata entro e non oltre il 25 del mese successivo.

Per verificare la validità della partita IVA comunitaria, in virtù della quale il soggetto è stato autorizzato ad effettuare operazioni intracomunitarie, si può ricorrere al servizio Controllo partite Iva comunitarie (Vies), sul sito dell’Agenzia delle Entrate. E’ inoltre possibile consultare la sezione del sistema elettronico di scambio di dati del sito della Commissione europea, nella sezione “verifica Iva comunitaria”.

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