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Tra i 40 miliardi approvati e contenuti all’interno del Decreto sostegni bis, circa 15,4 saranno destinati agli autonomi e alle partite Iva.

Con alla base tre punti di intervento, l’obiettivo è quello di raggiungere una platea ancora più ampia di beneficiari.

Contributi a fondo perduto

Il nuovo Decreto prevede quindi, un nuovo pacchetto di contributi a fondo perduto per i titolari di partita iva che svolgano attività d’impresa, professione o arte.

A questi, si aggiungono anche gli enti non commerciali e del terzo settore senza nessun vincolo di classificazione delle attività economiche e senza alcuna limitazione territoriale.

Nel dettagli quindi, sono previsti 3,4 miliardi di euro per chi dimostra un calo medio mensile del fatturato nel periodo tra il 1 aprile 2021 e il 31 marzo 2021.

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Altri 8 miliardi saranno destinati per i ristori automatici, uguali a quelli del primo decreto, ma solo per coloro che hanno subito un calo del fatturato del 30% tra il 2019 e il 2020 e per chi ha aperto una nuova partita Iva dal 1 dicembre 2019.

Infine, 4 miliardi saranno per i ristori che si concentreranno sui risultati dei contribuenti e non più sul fatturato. Di conseguenza, il contributo verrà assegnato sulla base del peggioramento del risultato economico, tenendo conto dei ristori già percepiti tra il 2020 e il 2021.

Abbattimento costi fissi

Fondamentale per l’azienda saranno le misure destinate all’abbattimento dei costi fissi che aiuteranno ad alleggerire il peso della gestione.

Infatti, 1,8 miliardi di euro per credito d’imposta potranno essere utilizzati per canoni di locazione ed affitto di immobili ad uso non abitativo per i mesi da gennaio a maggio 2021. La stessa misura è estesa fino a luglio 2021 per le imprese del settore alberghiero, turistico e le agenzie di viaggio.

Per l’esenzione della Tari degli gli esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia, saranno destinati 600 milioni, a cui si aggiungerà la proroga fino a luglio 2021 del contributo per il pagamento delle bollette elettriche diverse dagli usi domestici.

Diversi milioni saranno poi destinati alle attività economiche chiuse, agli operatori del turismo invernale ed alle attività connessi a matrimoni, eventi e parchi tematici.

Accesso al credito e liquidità alle imprese

Per garantire l’accesso al credito, sostenere la liquidità ed incentivare la capitalizzazione delle imprese si prevede uno stanziamento complessivo di circa 9 miliardi.

In particolare, si comincia con la proroga al 31 dicembre 2021 della moratoria sui prestiti. Invece, nell’ambito del fondo Pmi si introduce uno strumento di garanzia pubblica a supporto dei crediti medio lungo termine per finanziare progetti di sviluppo e programmi di investimento di imprese fino a 500 dipendenti.

Ai soggetti con ricavi superiori a 5 milioni di euro sarà estesa la possibilità di utilizzare, solo nel 2021 il credito di imposta per gli investimenti effettuati nello stesso anno.

Inoltre, verrà introdotta un’agevolazione fiscale temporanea per favorire gli apporti di capitale da parte delle persone fisica in Pmi innovativo o start up.

Infine, viene aumentato a 2 milioni di euro, il limite annuo dei crediti d’imposta rimborsabili o compensabili per favorire la mobilità dei crediti contributivi e tributari.

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