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Lavoro femminile, Bando “Riparto”: incentivi alle imprese per le madri che rientrano al lavoro

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Dal dipartimento della famiglia arriva il progetto che punta a conciliare vita-lavoro per le donne.

Bando Riparto, gli obiettivi

Il dipartimento delle politiche per la famiglia ha pubblicato l’avviso pubblico chiamato “Riparto” che prevede il finanziamento di iniziative a sostegno del lavoro femminile e della genitorialità da parte delle aziende.

Il bando punta a coinvolgere le imprese nel cambiamento culturale ed operativo riguardante la partecipazione femminile nel mercato del lavoro, cercando di far conciliare le esigenze genitoriali e famigliari.

Un obiettivo contenuto nel Pnrr a cui è stato anche dedicato un finanziamento pari a 50 milioni di euro.

I progetti del bando, come funziona

I progetti orientati al welfare aziendale presentati all’interno dell’avviso dovranno prevedere, il supporto all’assunzione del nuovo ruolo genitoriale in un’ottica di conciliazione della vita privata e lavorativa. Di seguito alcuni esempi:

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I progetti, per i quali il finanziamento statale può arrivare  al  90 % dei costi, andranno presentati entro il 5 settembre 2022.

Chi può partecipare al bando Ri-parto

Chiaramente l’iniziativa ha l’obiettivo di sostenere le madri lavoratrici attraverso il finanziamento di progetti proposti dalle imprese che favoriscano la soluzione dei problemi più comuni  nel momento di rientro al lavoro

Possono presentare domanda di finanziamento:

Possono partecipare aziende anche in forma associata con altri soggetti con gli stessi requisiti richiesti dall’Avviso per i partecipanti singoli, presentando una unica domanda di finanziamento.

I requisiti da rispettare per le aziende che vogliono partecipare

Di seguito tutti i requisiti che le aziende richiedenti devono rispettare, pena l’esclusione dal bando:

Durata dei progetti finanziabili dal Bando Riparto e destinatarie del progetto

La durata delle azioni progettuali è fissata in 24 mesi, durante i quali non vanno considerati i tempi la rilevazione dei dati e le attività di studio per la redazione del progetto.

Le destinatarie dei progetti promossi dalle aziende sono:

Bando RIPARTO: come funziona il finanziamento, percentuali ed importi

La domanda di finanziamento per ciascuna iniziativa progettuale deve può essere compresa in diverse fasce così suddivise:

I soggetti ammessi a finanziamento sono tenuti ad avviare le attività progettuali entro trenta giorni successivi alla sottoscrizione della  stessa, a rispettare le tempistiche ivi indicate e a darne comunicazione al Dipartimento politiche per la famiglia con una “comunicazione di inizio attività” inviata attraverso PEC all’indirizzo VincitoriAvvisoRiParto@pec.governo.it. Se questo non viene rispettato si provvederà alla revoca del finanziamento e la risoluzione della convenzione.

La conclusione del progetto deve avvenire in 24 mesi  dalla data di avvio delle  attività. L’eventuale richiesta di proroga deve essere motivata, può essere concessa per una sola volta fino ad un massimo di sei mesi e per cause non attribuibili al soggetto beneficiario.

L’importo del finanziamento concesso verrà erogato secondo le seguenti modalità:

Bando Riparto, come fare domanda

Per accedere al finanziamento  occorre presentare, entro le ore 12.00 del 5 settembre 2022, via PEC all’indirizzo: AvvisoRiParto@pec.governo.it:, la domanda con documentazione, da un indirizzo di posta elettronica certificata intestato al soggetto proponente.

Nell’oggetto della PEC deve essere indicato il codice CUP “J51D22000010001” e la denominazione del soggetto proponente. 

La domanda di finanziamento e la documentazione devono essere in formato PDF e firmati digitalmente dal legale rappresentante del soggetto proponente, o da un suo delegato, utilizzando i moduli pubblicati sul sito internet istituzionale del Dipartimento http://famiglia.governo.it.

Di seguito la documentazione da inviare in allegato:

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