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In arrivo un fondo per le aziende italiane danneggiate economicamente dalla guerra.

Per il 2022, il Fondo per il sostegno alle imprese colpite dalla crisi ucraina viene creato con una dotazione iniziale di 200 milioni di euro.

I beneficiari del nuovo fondo

L’aiuto sotto forma di contributi a fondo perduto, ha lo scopo di fronteggiare le ripercussioni economiche negative per le imprese nazionali dettate dalla crisi in Ucraina.

Ripercussioni negative che si traducono in perdite di fatturato a causa della contrazione della domanda, ma anche interruzione di contratti e progetti esistenti e della crisi nelle catene di approvvigionamento.

I beneficiari che potranno ottenere gli aiuti gli aiuti, nei limiti delle risorse disponibili, sono le piccole e medie imprese in possesso di tutti requisiti i requisiti di seguito:

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  • Le Imprese devono aver realizzato negli ultimi 2 anni operazioni di vendita di beni o servizi, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Bielorussia o la Russia, pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale.
  • Il costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati nel corso dell’ultimo trimestre deve essere stato incrementato almeno del 30%, rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2019.
  • Le aziende interessate devono aver subito nel corso degli ultimi 3 mesi un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’analogo periodo del 2019.

A quanto ammonta il contributo

Le risorse del Fondo vengono ripartite tra le aziende che ne hanno diritto, riconoscendo ad ognuna un importo calcolato, applicando una percentuale pari alla differenza tra l’ammontare medio dei ricavi relativi all’ultimo trimestre e il totale degli stessi ricavi riferiti allo stesso trimestre del 2019,  così calcolati:

  • 60% per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 5 milioni di euro;
  • 40% per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro

Al contrario, per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, il periodo di imposta di riferimento è quello relativo all’anno 2021. In ogni caso, I contributi non possono superare l’ammontare massimo disponibile di 400mila euro per singolo beneficiario.

Come fare domanda

Al momento non sono note le modalità per l’accesso a questi documenti. Sarà comunque previsto un decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo economico in cui verranno definite le modalità di presentazione delle domande, comprese le date di apertura e chiusura

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