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Cambiano le regole Ue per ciò che riguarda gli aiuti di Stato fino al 2025, in ambito della Green Economy. Ecco cosa succederà.

Aiuti di Stato UE: più flessibilità in virtù della Green Economy

Per incentivare la transizione verso la Green Economy, le regole UE sugli aiuti di Stato diventeranno molto più flessibili. In particolare, le regole andranno a stimolare l’uso di energie rinnovabili, lo sviluppo dei settori industriali strategici, del calibro di pannelli solari, batterie e molto altro). Prevedono, inoltre, particolari novità per le PMI che si trovano in zone svantaggiate.

Nella maggior parte dei casi, tutti gli aiuti di Stato saranno applicabili fino al 2025. Saranno, appunto, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi nell’ambito della Green Economy. Questo servirà per far fronte al concreto rischio che potrebbe indurre l’Europa ad uscire da produzioni e investimenti strategici in virtù di condizioni migliori e favorevoli riguardanti altri Paesi del mondo.

Le misure riguarderanno anche un’estensione per gli incentivi rinnovabili, soprattutto nell’ambito di semplificazioni per la concessione di aiuti a progetti e tecnologie meno sviluppate, del calibro ad esempio di idrogeno rinnovabile, ma non solo. Verranno inoltre introdotti massimali di aiuto più elevati, nonché calcoli di aiuto più semplificati. 

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Quali saranno le novità previste?

Tra le novità previste, presente l’attuazione di progetti che potranno coinvolgere beneficiari in differenti stati membri, nell’ambito di progetti di comune interesse europeo. Previsto anche l’aumento e la razionalizzazione degli aiuti nell’ambito di protezione ambientale e di energia, favorendo la mobilità verde e la biodiversità, fino ad aumentare l’efficienza energetica.

Ci saranno esenzioni per categorie per regolare i prezzi dell’energia, come il gas, calore ed elettricità e diverse soglie di notifica per gli aiuti ambientali, alla ricerca, allo sviluppo ed all’innovazione.

Incentivi più elevati anche per le PMI

Le regole che riguardano gli aiuti di Stato e gli incentivi al 2025 prevedono anche una maggiore attenzione verso le PMI e verso tutte le aziende che si trovano in zone particolarmente svantaggate.  Queste potranno beneficiare di sostegni più elevati, affinché gli obiettivi possano essere presi in considerazione nella maniera più concreta possibile.

Inoltre, possono essere concesse percentuali più alte dei costi di investimento da parte degli Stati membri, qualora l’aiuto venga fornito tramite prestiti, garanzie oppure agevolazioni fiscali.

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