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Il benessere delle persone è strettamente collegato all’idea di felicità.

Non a caso si fa sempre più largo un concetto di misura dello sviluppo basato sul FIL – Felicità Interna Lorda – in contrapposizione al PIL – Prodotto Interno Lordo – quale indicatore per misurare il grado di evoluzione e benessere di una comunità. In realtà contrapposizione non è, ecco perché.

Dimensioni del benessere che non tengono conto solo del numero di beni prodotti e consumati, ma di molteplici elementi legati alla qualità della vita intesa come salute, attività fisica, relazioni, divertimento, accesso ai servizi, alla qualità dell’ambiente, a quella dei luoghi urbani e non, alle condizioni e ai tempi del lavoro.

Evolvendo il concetto di “decrescita felice” di Latouche è quindi importante innescare processi di “Crescita felice” intesi come incremento di quei valori in grado di soddisfare le ambizioni esistenziali di ognuno di noi, rendendoci felici ed appagati e quindi più “Bene-stanti”.
In questo modo, nello star bene individualmente e collettivamente, nella salvaguardia dell’ambiente e dei beni comuni, nella qualità delle relazioni interpersonali, si possono individuare nuovi obiettivi dello sviluppo socio-economico.

Avere come obiettivo primario la felicità dei cittadini permetterebbe a chi ci governa, nei micro e macro ambiti, di fare un passo importante verso una nuova idea di amministrare, migliorando lo sviluppo del territorio e ottimizzando il dialogo tra politici e cittadini, tra amministratori e cittadini e tra gli stessi cittadini.

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Per realizzare tutto questo, una buona base è rappresentata dalla Piramide Motivazionale (o dei Bisogni) che classifica la percezione Individuale dell’importanza dei bisogni psicofisici
dell’essere umano:

  • FISIOLOGICI: fame, sete, sonno, ecc. Bisogni connessi alla sopravvivenza fisica dell’individuo. Sono i primi a dover essere soddisfatti per effetto dell’istinto di conservazione;
  • SICUREZZA: protezione, tranquillità, prevedibilità, eliminazione di preoccupazioni e ansie, ecc. La loro soddisfazione garantisce serenità all’individuo;
  • APPARTENENZA: essere amato e amare, far parte di un gruppo, cooperare, partecipare. Questa categoria rappresenta l’aspirazione di ognuno di noi a essere un elemento della comunità;
  • STIMA: essere rispettato, approvato, riconosciuto. L’individuo vuole sentirsi competente e produttivo;
  • AUTOREALIZZAZIONE: della propria identità in base ad aspettative e potenzialità, occupare un ruolo sociale. Evidenzia l’ambizione individuale a essere ciò che si vuole essere sfruttando le proprie facoltà mentali e fisiche.

Una persona auto-realizzata percepisce la realtà in modo corretto e accurato, con un senso di stupore, curiosità e gratitudine per la vita.
È focalizzata su come migliorare le cose, è produttiva per sé e per gli altri, quindi per la società di cui rappresenta una ricchezza non solo in senso metaforico ma in maniera tangibile, quindi produttiva. Un processo che si traduce in benessere economico dell’individuo e della società.
Per questo, in fin dei conti, FIL e PIL non sono contrapposti, vanno proprio a braccetto.

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