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Con l’approvazione del Decreto Sostegni da parte del Governo Draghi, si apriranno le porte anche ad una nuova serie di contributi a fondo perduto a sostegno delle partite iva. Il testo chiarisce come, i fondi verranno emanati previa presentazione di istanza esclusivamente in via telematica, attraverso una procedura completamente nuova.

Il nuovo decreto infatti, rimanda ad un provvedimento del numero uno dell’Agenzia delle Entrate, con le modalità di presentazione della domanda e i termini di presentazione.

La nuova piattaforma:

In particolare, l’Agenzia delle Entrate è al lavoro con Sogei, partner tecnologico dell’Amministrazione finanziaria per perfezionare il portale dedicato su cui andranno inoltrate le domande di contributo. Rispetto alla versione precedente, la nuova piattaforma dovrà essere in grado di gestire l’enorme mole di domande previste, ovvero 800 mila professionisti e 3 milioni di partite iva.

Come verrà determinato il contributo:

Quindi, con il nuovo decreto cambiano sia le modalità di richiesta, ma anche il meccanismo di determinazione dei beneficiari e la quantità di ristoro che verrà erogata sull’Iban.

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Le partite Iva ed i professionisti dovranno comunicare attraverso il portale, la media mensile del fatturato e dei corrispettivi sia del 2020 che del 2019, facendo riferimento alla data di prestazioni si servizio o cessione di beni.

Da questa differenza, dovranno dimostrare di aver subito una perdita di almeno il 30% per accedere ai contributi, che saranno calcolati in base alle dimensioni della p.iva o dell’azienda e alla perdita subita.

Quindi, l’ammontare del contributo sarà determinato, applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato 2020 e, l’ammontare medio mensile del fatturato e corrispettivi del 2019. In questo senso sono previste cinque classi in base al valore di questa differenza:

  • 60% per soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100.000 euro;
  • 50% per soggetti con ricavi superiori 100.000 euro e fino a 400.000;
  • 40% per soggetti con ricavi superiori a 400.000 euro e fino 1 milione di euro;
  • 30% per soggetti con compensi superiori ad 1 milione di euro, ma fino a 5 milioni;
  • 20% per soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni ma fino a 10 milioni di euro.
  • Inoltre, per tutti quelli che hanno iniziato l’attività a partire dal 1 gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del rapporto e del calo fatturato richiesto.

La documentazione da presentare:

Nonostante le istruzioni complete si troveranno sul provvedimento in arrivo dall’Agenzia delle Entrate, le differenze rispetto alla domanda per i precedenti contributi sono diverse.

Infatti, sarà sicuramente necessario presentare un’autocertificazione che indichi i requisiti necessari per l’attribuzione del contributo, in cui andrà comunicato, I- ban e il fatturato, l’elemento chiave da cui dipende l’importo del contributo stesso.

Inoltre, il Decreto Sostegni oltre a permettere di presentare la domanda anche da un intermediario abilitato delegato, fornisce le tempistiche da rispettare.

L’avvio della fase di invio delle domande comincerà dal 30 marzo 2021, fino 28 maggio 2021, ovvero entro 60 giorni dalla data di avvio della procedura telematica per la presentazione dell’istanza.

Il 28 maggio è il termine ultimo anche per l’invio della domanda sostitutiva in caso di errori durante la presentazione della prima istanza.

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