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Cambiate le aliquote ed il calcolo dei contributi INPS per ciò che riguarda il 2023, per gli artigiani e per i commercianti.

Tutti coloro che possiedono una partita IVA con gestione INPS artigiani e commercianti vedranno cambiate le aliquote, nonché il calcolo dei contributi INPS. È lo stesso Istituto Nazionale della Previdenza Sociale che, attraverso una circolare del 10 febbraio 2023, ha comunicato ciò. Ricordiamo che ognuno di questi soggetti versa una quota fissa più una quota variabile: ciò che è cambiato riguarda proprio quest’ultima. 

Contributi INPS: come cambiano

Dal 1 gennaio 2023, le aliquote contributive di questi soggetti hanno riscontrato un aumento del +1,3%. Sono, in ogni caso, rimaste attive le agevolazioni del 50% per chi ha più di 65 anni di età. Tali decisioni riflettono un calcolo dei dati ISTAT, che tiene conto dell’aumento generale dei prezzi ma anche dell’andamento economico del nostro Paese. La soglia del reddito minimo, per potervi calcolare i contributi, è modificata dal 16.243 a 17.504 euro.

Come cambiano le aliquote: il requisito dei 21 anni di età

La circolare INPS fa una distinzione tra gli autonomi di età superiore o inferiore a 21 anni, siano essi artigiani e commercianti. Gli artigiani vedranno applicata un’aliquota del 24% se di età superiore a 21 anni o del 23,25% se d’età inferiore ai 21 anni. I commercianti, invece, avranno rispettivamente un’aliquota del 24,48% e del 23,73% se di età superiore a 21 anni o inferiore.

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Il minimale di reddito, invece, sarà il seguente: per gli autonomi di età superiore a 21 anni sarà di 4.208,40 se artigiani, 4.292,42 euro se commercianti. Per gli autonomi di età inferiore a 21 anni, rispettivamente 4.077,12 euro se artigiani, 4.161,14 euro se commercianti. Le aliquote previste verranno applicate fino ad una soglia massima che ammonta a 52.190 euro. Oltre questa somma, le aliquote verranno ulteriormente aumentate di un punto percentuale.

Artigiani e commercianti in regime forfettario: cosa succede?

Chi ha accesso al regime fiscale forfettario avrà una soglia aumentata ad 85.000 euro. Come spiega l’INPS attraverso la circolare sopracitata, è possibile applicare in questo caso lo sconto del 35% sui contributi. Anche chi ha già goduto nell’anno precedente di questo sconto potrà beneficiarne. Le nuove partite Iva, invece, dovranno presentare una documentazione entro il 28 febbraio, per richiedere l’apposito accesso alla decontribuzione.

Rimangono uguali le scadenze e le modalità di versamento dei contributi INPS: 16 maggio 2023, 21 agosto 2023, 16 novembre 2023 e 16 febbraio 2024.

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