Condividi queste informazioni su:

Le agevolazioni e i contributi copriranno anche il settore moda e quello tessile grazie al bonus moda.

Bonus moda, cos’è

Istituito con il Decreto Rilancio, il bonus consiste in un contributo a favore degli esercenti della moda, degli accessori e dei settori tessili che hanno registrato rimanenze in magazzino superiori rispetto ai periodi pre- pandemia.

In particolare, l’agevolazione offre un credito d’imposta pari al 30% delle rimanenze di magazzino eccedente la media del valore del triennio precedente.

A chi spetta

Le imprese beneficiare devono svolgere almeno una delle attività riportate nell’elenco dei codici Ateco ammessi, comunicati dall’Agenzia delle Entrate.

L’ammontare del credito d’imposta fruibile verrà calcolato in base al credito d’imposta richiesto moltiplicato per una percentuale che renderà nota con un provvedimento dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Pubblicità

Pubblicità

Inoltre, sarà necessario rispettare alcuni requisiti:

  • Svolgere in Italia una o più attività economiche rientranti nell’elenco dei codici Ateco ammessi;
  • Risultare iscritte e attive nel registro delle imprese della Camere di commercio territorialmente competente da non più di cinque anni; Essere in regola in materia di obblighi contributivi;
  • Non avere ancora distribuito utili;
  • Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in liquidazione volontaria.

Inoltre, possono accedere all’agevolazione le imprese che alla data 31 dicembre 2019 non risultavano in difficoltà, ma che lo sono diventate a causa della pandemia, nel periodo dal 1 gennaio 2020 al 30 giugno 2021.

Invio e scadenza delle domande

La comunicazione per l’accesso al bonus moda può essere inviata in via telematica, con l’apposito modello a partire dal 29 ottobre 2021 fino al 22 novembre 2021, con riferimento al periodo d’imposta 2020.

Inoltre, è prevista una seconda finestra di invio comunicazioni dal 10 maggio 2022 al 10 giugno 2022, con riferimento al periodo d’imposta al dicembre 2021.

Di seguito il provvedimento completo del direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Pubblicità

Pubblicità