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Anche per il 2023 saranno previsti bonus per i datori di lavoro che assumeranno con contratto di apprendistato di I livello.

Bonus Apprendistato, cosa prevede

I datori di lavoro che assumeranno i giovani potranno, in questo caso, beneficiare di alcuni incentivi, come noto. Si tratta dell’esonero del 1,13% dal pagamento dei contributi della NASpl, nonché della cancellazione del contributo integrativo di 0,3% per Fondi Interprofessionali. Ancora, prevista l’abolizione dei contributi a carico dei datori di lavoro nel caso del licenziamento del giovane apprendista. Anche per il 2023 si applicheranno le agevolazioni in base ai requisiti che si basano sulle dimensioni dell’azienda in questione. Per ciò che riguarda il costo degli apprendisti dal punto di vista fiscale, questo è escluso dalla base del calcolo IRAP. Tutti gli esoneri contributivi sono stati riassunti, nel dettaglio, in una guida pubblicata qualche giorno fa da Anpal Servizi.

Ricordiamo che il contratto di apprendistato di I livello nasce per ridurre i costi di lavoro e per garantire l’occupabilità dei giovani. In tal caso, riguarda giovani che hanno un’età che va dai 15 ad i 25 anni, inseriti nell’ambito di un percorso formativo, oppure scolastico.

Gli incentivi strutturali previsti

Nel caso in cui il contratto di apprendistato di I livello prosegua e diventi un contratto di lavoro subordinato a tutele crescenti, è previsto un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per ciò che riguarda i datori di lavoro privati, per un periodo che può essere al massimo di 36 mesi. Rimane il limite di 3000 euro su base annua nel caso di assunzione di personale che, entro 6 mesi dall’acquisizione del titolo di studio, abbia svolto presso il datore di lavoro attività di alternanza per un 30% di ore previste oppure periodi di apprendistato per il conseguimento della qualifica professionale.

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I vantaggi del contratto di apprendistato di I livello

Il contratto di apprendistato di I livello apporta vantaggi all’azienda, al datore di lavoro ed al lavoratore stesso. Il lavoratore ha, infatti, la possibilità di lavorare con un regolare contratto mentre consegue un titolo di studio. L’azienda, invece, ha la possibilità di formare nuovo personale in base alla propria esigenza, mantenendo pur basso il costo del lavoro e aiutando i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro. 

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