Arrivano alcune novità per i beneficiari del credito di imposta sui canoni di locazione non abitativa.
Infatti, saranno diverse categorie che potranno accedere al bonus nel 2022. L’obiettivo dell’agevolazione è quello di sostenere le aziende messe in difficoltà dalle restrizioni legate al Covid.
Bonus affitto 2022 i beneficiari
Il bonus affitto 2022 per i mesi di gennaio, febbraio e marzo, consiste in un credito d’imposta massimo al 60% dell’ammontare mensile del canone di leasing, di locazione o di concessione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento di un’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.
Bonus affitto 2022, i requisiti e le suddivisioni dell’agevolazione
Il requisito principale per accedere al bonus, è quello di aver registrato una riduzione del fatturato pari al 50% rispetto al 2019, relativamente ai mesi per cui si richiede l’agevolazione.
La suddivisione dell’agevolazioni in base ai settori lavorativi:
- Per gli immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo, Il credito d’imposta è pari al 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione, di leasing o di concessione.
- La percentuale si abbassa al 30% “in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo”.
- Per le strutture turistico-ricettive, il credito d’imposta relativo all’affitto d’azienda è invece definito nella misura fissa del 50%.
Come presentare la domanda
Per accedere al contributo, gli operatori economici devono presentare un’apposita autodichiarazione all’Agenzia delle Entrate, attestando il possesso dei requisiti e il rispetto delle condizioni e dei limiti previsti.
I termini, le modalità di presentazione e il contenuto delle autodichiarazioni saranno stabiliti con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, visibile sul portale ufficiale.