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Dopo i danni subiti dalle associazioni sportive a causa delle restrizioni dovute all’emergenza covid, il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del CdM ha destinato un fondo di 50 milioni per Ssd e Asd.

Contributi a fondo perduto per associazioni sportive dilettantistiche

L’invio delle domande si divide in due finestre separate che dovranno essere effettuate esclusivamente nella sezione dedicata sport.governo.it.

La prima chiamata per i contributi che ha riguardato i canoni di locazione e i canoni concessori, si è conclusa alla fine del mese di novembre per una somma equivalente ad un canone mensile.

La seconda sessione, partita dal 1 dicembre fino al 10 dicembre 2021 è riservata ai contributi forfettari per un importo pari a 800 euro.

Come fare richiesta

La domanda presentata dal rappresentante legale della Ssd o Asd, dovrà allegare copia di un documento di identità in corso di validità.

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Successivamente accedendo al portale dedicato, prima di scaricare la ricevuta di trasmissione è necessario compilare i campi obbligatori allegando tutti i documenti richiesti.

La ricevuta scaricata dovrà essere poi conservata fino alla conclusione del procedimento.

I requisiti per la seconda sezione dal 1 dicembre al 10 dicembre 2021

La prima sessione di contributi conclusa a fine novembre, apre le porte alla seconda sessione che si concluderà il 10 dicembre 2021 e richiederà alle associazioni sportive interessate determinati requisiti:

  • Essere affiliata dalla data del 23 maggio 2021 ad un organismo sportivo riconosciuto dal CONI;
  • Essere regolarmente iscritta al registro CONI;
  • Non essere titolari di uno o più contratti di concessione di un impianto, o locazione commerciale ad uso non abitativo;
  • Le associazioni beneficiarie non devono aver aderito ai contributi a fondo perduto previsti durante l’anno 2020;
  • Avere almeno 1 istruttore in possesso di laurea in scienze motorie, o in alternativa, una qualifica di tecnico istruttore rilasciata dal CONI;
  • Essere in regola con le autorizzazioni amministrative sanitarie del comune di appartenenza per lo svolgimento dell’attività.

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