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Le microimprese e alcune categorie di utenti non domestici potranno conservare il servizio a tutele graduali, ma solo fino al 1° aprile 2023.

Se per i privati la conservazione del contratto tutelato rimarrà di più, ( fino al 10 gennaio 2024) per PMI e condomini i tempi sono più stretti.

Infatti, potranno beneficiare ancora per qualche mese del mercato a tutele graduali per le bollette dell’energia elettrica.

L’annuncio arriva da ARERA che fa slittare di qualche mese l’inizio del mercato libero per le piccole e microimprese e per alcune tipologie di utenti non domestici (condomini).

Maggior tutela per quattro mesi in più

L’Autorità per l’energia elettrica ed il gas (ARERA) ha quindi prorogato fino al 1° aprile 2023 il Servizio a Tutele Graduali per le bollette dell’energia delle microimprese e di alcuni clienti non domestici, compresi alcune tipologie di condomino.

Questa decisione, permette alle piccole realtà aziendali di restare con il proprio fornitore di energia elettrica alle stesse condizioni tariffarie praticate, ma solo fino al 1° aprile 2023.

Periodo transitorio, cosa succede

Durante il periodo transitorio, i clienti non domestici che già erano titolari di un contratto in libero mercato non potranno tornare indietro.

Questo significa che dovranno restare in libero mercato, cercando un nuovo contratto con lo stesso o altro fornitore, ma non potranno tornare al mercato in Maggior Tutela.

Al contrario, le PMI e clienti non domestici che fossero rimasti in Maggior tutela senza scegliere alcun fornitore del mercato libero, nel periodo transitorio tra il 1° gennaio ed il 1° aprile 2023 potranno essere serviti dal fornitore con le stesse condizioni contrattuali avute fino a ora. Dal 1 aprile poi spostarsi al mercato libero, scegliendo il fornitore con il contratto migliore.

Per le famiglie tempi più lunghi

Al contrario, gli utenti domestici avranno ancora un anno per il passaggio al Mercato Libero, grazie alla proroga decisa dall’ultimo decreto aiuti. Questo significa che le famiglie avranno tempo, fino al 10 gennaio 2024 per decidere il miglior contratto.