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Quali sono i bandi nazionali e regionali attivi nel 2023 per ciò che concerne l’imprenditoria femminile? Eccoli nel dettaglio.

Per tutto il 2023, saranno molti i bandi nazionali e regionali attivi nell’ambito dell’imprenditoria femminile, al fine di agevolare le donne che vogliono intraprendere un’attività. Alcuni di questi sono attivi in tutte le Regioni d’Italia, mentre altri sono da considerarsi soltanto regionali.

I bandi nazionali per l’imprenditoria femminile

I bandi nazionali a sostegno delle donne imprenditrici sono sei in tutto. Il più conosciuto è sicuramente quello chiamato ON – Oltre nuove imprese a tasso zero. Si tratta di un ibrido tra un contributo a fondo perduto ed un finanziamento a tasso zero per sostenere le piccole imprese composte da donne di qualsiasi età o da giovani under 35. Serve a finanziare progetti di investimento nuovi, ma anche volti a trasformare attività già esistenti.

Altro progetto nazionale in corso è il Nuovo SELF Employment, che prevede la concessione di prestiti a tasso zero e senza garanzie per donne inattive e disoccupate per un lungo periodo, ma anche per giovani tra i 18 ed i 29 anni. Ancora non attiva nel 2023, ma lo sarà a breve è l’iniziativa CoopstartupHER. Si tratta di un supporto allo sviluppo di idee imprenditoriali nell’ambito delle cooperative, soprattutto femminili. Vengono messi a disposizione 10.000 euro di contributi a fondo perduto.

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Per l’imprenditoria femminile nell’editoria è attivo un bando apposito, chiamato con il nome di “Contributi per progetti finalizzati ad incentivare occupabilità e autoimprenditorialità delle donne e il contrasto a stili di comportamento lesivi dell’identità femminile”. In questo frangente, si offrono incentivi per un massimo di 200.000 per ogni beneficiario. Sarà attivo a breve il Bando per Incentivi Imprenditoria Donne in Agricoltura, che sostiene le donne che vogliono condurre un’azienda agricola e che prevede la concessione di mutui a tasso zero e contributi a fondo perduto. 

Infine, il bando Futura, che finanzia progetti di formazione volti ad accrescere le competenze delle donne italiane tra i 18 ed i 50 anni ed è promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale. 

Bandi regionali per l’imprenditoria femminile: quali sono

Alcune regioni italiane hanno attivato particolari bandi per l’imprenditoria femminile, da intendersi attivi per le donne residenti in quella particolare Regione italiana. L’Abruzzo, ad esempio, tramite la Camera di Commercio, ha attivato il bando CDC Gran Sasso, che serve a sostenere la diffusione della cultura imprenditoriale non solo femminile, ma anche giovanile, con contributi a fondo perduto per l’inizio di attività imprenditoriali a favore di imprese femminili. Due i bandi presenti in Emilia-Romagna.

Il primo ha posto in essere un’iniziativa che eroga contributi a fondo perduto per piccole e medie imprese, ma anche consorzi e cooperative, al fine di favorire la crescita dell’imprenditoria femminile. Il secondo, invece, chiamato WOMEN NEW DEAL, sostiene le micro e piccole imprese e le singole partite Iva con contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 30.000 euro per imprese formate principalmente da donne, purché operino nel territorio regionale da non più di cinque anni.

Il Friuli Venezia Giulia ha attivato il progetto S.I.S.S.I 2.0, per sostenere lo sviluppo delle capacità imprenditoriali di donne, giovani e disoccupati, con percorsi di orientamento che possono arrivare anche alla formazione della start-up. Tra le agevolazioni del Trentino Alto Adige, invece, troviamo Nuova Impresa, un contributo a fondo perduto in favore di giovani, donne, disoccupati da oltre 6 mesi e neoimprenditori, con un’erogazione di fondi non superiori a 100.000 euro. In Veneto, invece, è aperto il Bando Imprenditoria Femminile Veneto, con sostegno alle PMI a partecipazione prevalentemente femminile.

Contributi per donne imprenditrici nel Lazio

Capitolo a parte per i contributi erogati nell’ambito dell’imprenditoria femminile della Regione Lazio, che sono ben cinque.  Il primo è chiamato Impresa Made in Roma al Femminile, che prevede erogazione di contributi a fondo perduto fino a 30.000 euro per progetti imprenditoriali femminili nelle zone della città di Roma con più disagio a livello economico. Il secondo riguarda l’erogazione di contributi per mamme imprenditrici della zona di Frosinone e Latina, con figli che abbiano non più di tre anni compiuti alla data di presentazione della domanda. Il Bando Innovazione Sostantivo Femminile, invece, concede fino a 30.000 euro di contributi a fondo perduto a donne imprenditrici per realizzare investimenti con tecnologie e particolari soluzioni innovative.

Concludiamo con Bando Idea Innovativa e con Impresa Formativa. Il primo è promosso dalla Camera di Commercio per favorire le realtà imprenditoriali rosa di Roma e Provincia con un contributo in denaro al massimo di 5.000 euro. Il secondo prevede contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 80.000 euro per under 35 e donne della Regione Lazio per la creazione di nuove imprese.

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